THE YOUNG LIONS, JUNIORES. IL PAGELLONE DEL CAMPIONATO

In attesa che l’U19 Nazionale di mister Caricola torni in campo per la Poule Scudetto, rilassiamoci un po’ andando a leggere, con il sorriso, voti e giudizi che si sono meritati fin qui i leoncelli trionfatori del girone L

PORTIERI

BEVILACQUA: 7,5. Per contare le indecisioni in Campionato basterebbero le dita di una mano, per i suoi “clean sheet” no… Saldo attivo, dunque, e il rigore parato al Matino porta con sé un peso specifico enorme nel cammino verso la gloria, in quel preciso momento storico del girone L. E mezzo voto in più in pagella, oggi. Estremo difensore estremamente educato e taciturno.

CIVITA: 6. Una sola apparizione, con porta inviolata, in casa della Team Altamura. Ma la sua costante presenza agli allenamenti, da “dodicesimo”, vale più di qualsiasi parata: professionale. Tranne che in trasmissione, dov’è parso leggermente…spaesato. Andriese purosangue.

VATINNO: NC. Mai utilizzato in partite ufficiali da mister Caricola, eppure Giuseppe detto Panino ha lungamente supportato sia mister Salvemini (anche dal punto di vista “logistico”, all’occorrenza) sia i suoi due compagni di reparto. Polifunzionale.

DIFENSORI

CIANCI: 6. Un vero esempio di serietà e applicazione. Pochi minuti ufficiali racimolati, modi e comportamenti da titolarissimo. Nun mollà, Cianci!

LABARILE: 8. La stagione del riscatto, un cammino individuale eccellente. Uno dei tre Capitani della squadra, una garanzia assoluta per il pacchetto di retroguardia neroverde al quale l’unico “bonus” che non ha portato è stato il gol. Certezza difensiva.

MARINELLI: 8. Si è dovuto guadagnare il posto lì sulla corsia di destra, che ha letteralmente bruciato con le sue instancabili scorribande, tanto in casa quanto in trasferta. Con il passare delle giornate è diventato l’autentico jolly in tasca all’allenatore, che lo ha impiegato come mezzala o esterno alto, nei momenti di massima difficoltà “numerica”. Pendolino prezioso.

MORISCO: 9. Quando parte sul binario di sinistra, nove volte su dieci arriva a destinazione… Procura rigori e superiorità, dribbla e sforna assist, realizzando pure quattro reti: tanta roba per un “terzino” del 2004. Impressionante.

PALMIERI: 7-. Sfortunato. Uno dei tre bitontini in rosa, finché è stato bene ha garantito a mister Caricola qualità e quantità. Poi, svariati problemi fisici lo hanno un po’ fatto sparire dai radar. Tuttavia, Joker is back (sì, perché la corroborante “scherzosità” che trasmette lui in gruppo è imbattibile) e tornerà sicuramente molto utile alla causa neroverde in occasione delle fasi nazionali. Imitatore folle.

PIGNATARO: 7-. Sfortunati. Gli stinchi degli attaccanti avversari… Una roccia, un guerriero, un leoncello degno di questo nome. Un quarto di voto in meno per alcuni errori di superficialità commessi in zone del campo dov’è troppo pericoloso concederseli ed uno, in particolare, che ha contribuito ad incassare l’unica sconfitta in Campionato della squadra. Sex symbol coraggioso.

RAPIO: 7,5. Una prima parte di stagione complicata per lui, tra Prima Squadra e (poca) Juniores, che si è manifestata in campo anche con un’evidente assenza di serenità in grado di minare le sue prestazioni. Con il ritorno in pianta stabile nell’orbita dell’U19 (altro 2004 parecchio precoce, non dimentichiamolo), le enormi qualità del Pasquale Rapio ragazzo e calciatore sono ri-emerse prepotentemente. Pedina decisiva nel rush finale culminato nella trionfale trasferta di Galatone, così come pesantissimo è stato il rigore trasformato con freddezza a cinque minuti dal 90′ contro il Gravina, in casa. Capitan Futuro.

SCATTARELLI: 6,5. Attitudine, atletismo e intelligenza fuori dal comune. Chiuso dalle prestazioni monstre del “compagno di zona” Morisco, il buon Giuseppe non ha potuto mettere in vetrina con continuità le sue indubbie doti di calciatore, quest’anno. Di (quasi) diciottenne esemplare, però, assolutamente sì. Utilizzato moltissimo da mister Caricola a partite in corso, il che dice parecchio… Garanzia.

CENTROCAMPISTI

ANTRO: 8,5. Il Sant’Antonio nero venuto dal mare. Innesto migliore, nel corso del “mercato invernale”, il Direttore Caldarola non avrebbe potuto piazzarlo. In uno dei momenti-svolta della stagione e in mezzo alle tempeste di sfiga legate ai tanti infortuni arrivati a complicare la vita dei neroverdi, lui si inserisce in tre secondi nel gruppo-squadra, affonda definitivamente le speranze dell’inseguitrice Molfetta al suo esordio assoluto, inizia a dettare i tempi della manovra da autentico maestrino d’orchestra e diventa insostituibile. Metronomo abbronzato e sorridente.

FERRANTE: 9,5. Il crac della stagione, impreziosito dal debutto in Serie D con la Prima Squadra di mister Potenza. Una crescita tecnico-tattica (ma anche fisica) spaventosa, quella palesata da Flavio in meno di un anno da leoncello della cantera bitontina. Tuttocampista pregiato e goleador multitasking, tanto da consacrarsi capocannoniere “di movimento” della truppa, escludendo quindi i rigori (che procura ai compagni in quantità industriale!) dal computo personale di Spalierno, uno degli indiscussi riferimenti in campo e senza alcun dubbio uno dei più bersagliati dallo spogliatoio, fuori dai rettangoli verdi… Gioiellino neroverde.

MASELLIS: 9-. Impeccabile. A parte gli immancabili crampi a metà secondo tempo, difficile trovargli un difetto grave. Corre, insegue, pressa, recupera e “appoggia” tantissimo in manovra, peccato solo non sia riuscito a concretizzare le tante occasioni create, un po’ per sfortuna e un po’ per bravura dei portieri avversari. Motorino perpetuo.

PALLONE: 7. Incompiuto e incostante da far saltare i nervi (a Caricola in primis!) per trequarti di stagione. Nell’ultimo segmento di Campionato, però, ingrana, gioca con maggiore continuità, sente lievitare la stima in sé, si sblocca e sforna assist-gol a raffica, iniziando finalmente a far vedere di che pasta, pregiata, è fatto davvero. Doti tecniche, soprattutto in velocità, pazzesche. Talento da maneggiare con cautela, potrebbe esplodere in qualsiasi momento…

ROMANELLI: 8. Fino al brutto infortunio in allenamento del 9 febbraio, che in pratica lo ha tenuto fuori dall’Undici titolare per tutto il girone di ritorno, è stato l’Uomo-Squadra per eccellenza, non a caso aveva monopolizzato fin lì la fascia da capitano, impeccabilmente. Equilibratore insostituibile della trequarti, Giovanni combina serietà, corsa, spiccato senso tattico, qualità e pericolosità (due gol realizzati dopo sei giornate disputate). Il classico giocatore duttile, a modo e super-utile che ogni allenatore vorrebbe nella sua squadra e, difatti, mister Caricola ne ha beneficiato a piene mani, finché non s’è fatto male. Leader silenzioso.

TAMBURRANO: 6+. Bassa titolarità, altissima disponibilità. Ad aiutare i compagni in partita. Atteggiamenti, maturità e comportamenti da trentenne, ha patito sicuramente la scarsa continuità dal primo minuto, ma quante volte (!) subentra piazzandosi in mezzo al traffico a smistare palloni e interdire, secondo la volontà suprema di mister Caricola, per il quale “Tambu” rimarrà forse il maggiore enigma calcistico del Campionato… La Quiete in carne, ossa, pantaloncini e calzettoni.

UNGREDDA: 7-. Percorso in regular season molto simile a quello di Palmieri. Fino ai guai fisici patiti, uno degli insostituibili dell’allenatore, al quale garantisce chilometri e centimetri fondamentali per i meccanismi di squadra. Non vede molto bene la porta, ok, ma sa leggere come pochi altri le situazioni in campo, anche sotto pressione o nei momenti di lucidità calante. Solido.

ZAZA: 7,5. Cavallo di ritorno eccellente. Con esemplare umiltà, si rimette in gioco in maglia neroverde, scalando gerarchie e convincendo gradualmente il suo allenatore. Torna così in pianta stabile fra i titolari, pure con la fascia al braccio, e firma uno dei gol più belli in assoluto fra i 59 refertati dall’intera squadra. Turbo-diesel.

ATTACCANTI

BIANCO: 8. Non sarà il massimo per i sedicenti “palati fini”, ma Fabio il Modugnese il suo l’ha sempre fatto e come! Per lui, all’attivo, tante sportellate, moltissime sponde, troppi legni colpiti, svariate sostituzioni subite e sette reti personali (più una letteralmente scippatagli in buone fede dal grande amico, concittadino e compagno di reparto, Spalierno). Si vede chiaramente che in campo non ha paura di niente/nessuno, sbattendosi e, se necessario, immolandosi per la causa comune senza pensarci un attimo, mettendosi a disposizione del partner d’attacco a prescindere dal suo nome o dalle sue caratteristiche. Riferimento offensivo.

MOSCELLI: 6+. Con quel fisico, quel tiro, quella fame e quei sogni dovrebbe spaccare tutto (difese, marcature e porte avversarie, per l’esattezza), invece, rimane troppo spesso vittima del suo nervosismo e della voglia di strafare. Schiavo del gol, dovrebbe imparare solo a giocare più tranquillo, divertendosi e sfruttando al meglio le proprie peculiarità. Il “materiale” c’è… Carrarmato.

RUTIGLIANO: 6. Voto di stima, perché il povero Paolo ha vissuto una regular season a dir poco complicata. Alla prima giornata, subentra e serve l’assist del 3-0 conclusivo a Romanelli, poi il grave infortunio al ginocchio e il buio. La luce in fondo al tunnel ora si vede, anzi, possiamo dire che il tunnel della iella è alle spalle, quindi, l’augurio sincero che possiamo fargli è quello di diventare uno degli assi nella manica di Mago Caricola in vista della Poule Scudetto, visto che piedi e testa ci sono… Voglia e forza di volontà da vendere.

SPALIERNO: 8,5. Genio e sregolatezza, gioie e dolori, croce e delizia. Ma, diciamocelo onestamente, uno così è sempre meglio avercelo come compagno che come avversario. Tredici acuti personali, sei rigori su sei trasformati (più della metà procurati da se medesimo). Bomber, torna presto!

STEFANELLI: 8+. È venuto fuori nel momento più delicato della stagione, caricandosi sulle spalle la responsabilità di inventare pericoli in attacco con la sua caratteristica tecnica ubriacante nello stretto. Quattro gol nelle ultime quattro tappe della volata finale per salire sul podio dei marcatori della squadra. Elegante, decisivo, anche col piede sinistro (non proprio il suo, diciamo) nonostante abbia la più bassa “soglia del dolore” di tutto il Gruppo Juniores, Staff incluso… Il Cigno di Palese.

A proposito di Staff, non abbiamo certo dimenticato la valutazione complessiva e il giudizio – sempre tra il serio e il faceto, sia chiaro – relativi all’operato di mister Mimmo Caricola e di tutti i suoi collaboratori

VOTO: 10. Ovvio! L’Uomo, il Guru venuto da Carbonara (meglio, tornato a Bitonto dal quartiere barese, dopo aver già vinto un Campionato di Promozione con i Seniores neroverdi) è stato messo nelle condizioni di “girare” un autentico capolavoro calcistico. Spettacolare, emozionante, totalizzante. Quindi, bisogna esaltare in primis i meriti del Direttore Nicola Caldarola, colui il quale non solo ha permesso a mister Caricola di dare continuità ad un lavoro, percorso, progetto molto ambizioso nato nella primavera/estate del 2020, ma gli ha anche messo a disposizione un “cast strutturale”, tra atleti, collaboratori tecnici e risorse sia umane-dirigenziali sia materiali-sportive che probabilmente non ha nulla da invidiare ai Settori Giovanili professionistici.
Il regista della panchina neroverde ci ha poi messo del suo (oggettivamente abbondante e vincente) nella gestione del gruppo-spogliatoio Juniores, spesso facendo l’equilibrista fra le doverose necessità della Prima Squadra e gli immancabili infortuni fisici dei ragazzi, in ogni settore del campo.
Ma un allenatore, per quanto preparato e geniale, da solo non può realizzare nulla di similmente grandioso. Ed ecco che, senza gli infiniti apporti professionali del giovanematuro preparatore atletico Francesco Pappapicco, del vecchio marpione allenatore dei portieri Giovanni Salvemini, dell’allegro collante Nino Cioce o di tutto il “dietro le quinte” composto dai vari Donadeo, Dinardo, Carella, Racaniello, Fallacara, Pice, eccetera, diventa difficile se non impossibile immaginare una cavalcata del genere.

Doveroso corollario di chiusura: per eventuali “dieci” ai giocatori o per la “lode” allo Staff, preferiamo aspettare il mese di giugno e gli sviluppi della Poule Scudetto. Grazie per la pazienza e la comprensione…