BITONTO CALCIO, I DODICI MESI DEL TUO 2021

Riavvolgiamo il nastro dell’anno che si chiude stanotte tra un inizio molto complicato, la primavera di rinascita sul campo e di infinita tristezza fuori. Poi, le ambizioni playoff svanite ad Andria, la ripartenza estiva e, infine, il Grande Sogno vivo più che mai…

Tra qualche ora il 2021 andrà in archivio e, con lui, anche il bilancio riassuntivo del Bitonto Calcio per quanto riguarda uno degli anni più assurdi della sua storia secolare, fra riprogrammazioni, delusioni, rinascite, fiducia nel futuro e “assenze” che, purtroppo, non potranno mai più essere colmate…
Evidentemente non parliamo di meri rendiconti economici, numerici, gestionali, bensì della voglia / necessità di tracciare la canonica linea orizzontale e tirare le somme di dodici mesi spesso vissuti all’interno di un vortice emotivo e di risultati difficile, difficilissimo da “digerire” ma che l’allargata Famiglia Rossiello ha affrontato con la consueta dignità, con equilibrio e un coraggio davvero Leonino.

Gennaio: più ombre che luci e la gestione-Ragno inizia a vacillare pesantemente.

Il raggruppamento H procede a rilento, con i suoi continui focolai Covid e la necessità di ricorrere a rinvii / recuperi infrasettimanali che trasformeranno il Campionato in un tour de force lungo nove mesi massacrante e snervante. Nemmeno il Bitonto (partito in ritardo e tra mille problemi, a settembre 2020, non dimentichiamolo mai…) viene risparmiato da cotante difficoltà, così il 6 e il 10 gennaio i neroverdi si ritrovano a disputare solo le giornate 10-11 del girone d’andata: brutta sconfitta in casa contro il Picerno e pareggio-beffa in quel di Brindisi. Bitonto nei bassifondi della classifica.

Febbraio: arriva Loseto sulla panchina dei leoncelli e poi ci sono le famose 8 partite in 26 giorni

Si parte bene con Ragno ancora al timone (vittorie senza subire reti contro Gravina e Nardò), ma l’inattesa caduta in casa del giorno 10, contro la modesta Puteolana, è fatale all’allenatore molfettese. Alla corte di Francesco Rossiello arriva l’istrionico Valeriano Loseto e le restanti cinque partite in programma nel mese più breve dell’anno portano ossigeno in graduatoria ed entusiasmo nell’ambiente: tre punti “stoici” con Fasano, Aversa e contro i futuri trionfatori del gruppo H, cioè il Taranto di Laterza, e due pareggi pesanti – sempre col fiato cortissimo causato da una lista di indisponibili spesso in doppia cifra – al cospetto di Fidelis Andria e Molfetta, entrambe affrontate a domicilio. Sarà il mese delle ultime, epiche telecronache dell’immenso Ciccio Marrone.

Marzo: la risalita in classifica rallenta un po’, ma la zona playoff non è più una chimera.

Quattro partite, due sconfitte (Lavello-Casarano), un pareggio e una sola vittoria contro il Francavilla, tuttavia, le fiamme della zona playout sono ormai soltanto un brutto ricordo del recente passato. Il presente, invece, è segnato da preoccupazioni in campo e, soprattutto, fuori…

Aprile: il peggior mese dell’anno, per distacco. Due lutti tremendi colpiscono la Famiglia Bitonto.

In meno di una settimana, ci salutano per sempre Giuseppe “Pino” Rossiello, adorato padre del Presidente Francesco, nonché papà putativo di tutto l’ambiente Bitonto Calcio, di cui era anche l’appassionato Presidente Onorario, e Ciccio Marrone, semplicemente la Voce Neroverde. Non importa più sapere quanti anni avessero e come o perché il Covid-19 abbia potuto farci questo, né cosa stesse facendo la squadra in campo in quelle interminabili settimane di dolorosa e impotente attesa. Da quei due momenti così spietatamente vicini fra loro, la storia dello Sport bitontino e le vite di chi ha imparato ad amare Pino e Ciccio non saranno più le stesse. Continuate a tifare e a sostenerci da lassù, vi vogliamo bene!

Maggio: la squadra vola e Tutto sembra di nuovo possibile. Anche tornare a sorridere.

La spinta “dall’alto” è tangibile, la voglia di continuare a lottare straripante, emozionante. Non mancheranno le brutte cadute (di nuovo la “fatal Puteolana” e il Gravina del commosso ex in Sala Stampa, mister De Candia), eppure i leoncelli sono tornati definitivamente a ruggire: emblematico ed indimenticabile lo 0-3 strepitoso di Casarano, probabilmente la vittoria decisiva in chiave-playoff.

Giugno: il vibrante rush finale.

L’amarissimo pareggio subito dal Nardò al 90° costringe la truppa del Generale Valeriano a battere gli atavici avversari pallonari del Fasano, tra le mura amiche del “Città degli Ulivi”, in un’ultima giornata di stagione regolare che si preannuncia infuocata per i colori neroverdi. Le attese non saranno smentite neanche un pochettino e il pirotecnico 5-4 casalingo contro i fasanesi, chiuso da Petta al sesto minuto di recupero, è tanto folle quanto gaudente per tutti i bitontini. Purtroppo, però, la semifinale playoff disputata da sfavoriti ad Andria, contro i federiciani di mister Panarelli, vedrà Lattanzio e compagni, stremati, sconfitti con onore 3-1. Svaniscono così le ambizioni di professionismo 2020-2021, in un match che da molti “benparlanti” era stato definito alla vigilia inutile, ai fini di un eventuale approdo (dalla porta secondaria) in Serie C, dove puntualmente ci andrà il Picerno vincitore della finale playoff contro la Fidelis… Rimpianti, ma non troppi da lasciarsi prendere (e perdere) dallo sconforto. Non è un comportamento da Bitonto targato Rossiello.

Luglio: si riparte subito!

Due settimane dopo la sconfitta del “Degli Ulivi” di Andria viene celebrato in grande stile il Centenario del Calcio bitontino, al “Città degli Ulivi”, e annunciato il giovane, ambizioso e preparato Claudio De Luca sulla panchina del Leoncello. Non c’è tempo da perdere, la programmazione della nuova stagione neroverde deve entrare subito nel vivo: arrivano i nomi dei nuovi acquisti, le riconferme, i giocatori ai saluti, il primo raduno casalingo (sabato 24) e, quattro giorni più tardi, la partenza alla volta di Camerino. Finalmente, la stagione agonistica del Bitonto potrà ri-cominciare da un ritiro degno di questo nome. Nasce Bitonto Channel, prosegue la “rivoluzione culturale” per lo Sport cittadino.

Agosto: il ritiro e i test precampionato.

Consolidati gruppo-squadra e Staff, sia della Prima Squadra sia del Settore Giovanile, i “trenta” prescelti di mister De Luca affrontano dieci, duri giorni di lavoro preseason sulle colline marchigiane. Gli allenamenti congiunti di questo mese vedranno i neroverdi affrontare, nell’ordine, una Rappresentativa locale, il Potenza Picena e la Fermana, nelle Marche, prima del test di assoluto prestigio contro il Lecce, al “Via del Mare”. Terminata questa prima fase di impegni lontani da Bitonto, i neroverdi tornano a casa per continuare a faticare in vista dello start della stagione ufficiale; altri allenamenti congiunti vengono svolti con il trittico d’Eccellenza Barletta-U.C. Bisceglie-Città di Mola.

Settembre: si inizia a fare sul serio…

Sistemate le ultime operazioni (in entrata e in uscita) relative al parco under e affrontato con successo il test contro il Bitritto Norba dei vari ex Modesto, Terrone, Manzi, eccetera, il Bitonto scopre i nomi delle sue avversarie – tante – nel girone H e per il primo turno di Coppa Italia Serie D. Iniziano le partite che contano e, con loro, i malumori dei soliti iperesigenti tifosi bitontini, fortunatamente di nuovo autorizzati ad accedere negli stadi di tutta Italia. Il pareggio casalingo all’esordio con il Rotonda e le due vittorie contro il Brindisi, tra Campionato e Coppa, lasciano un tocco di amaro in bocca e qualche perplessità, tuttavia la squadra di Claudio De Luca, che poi chiuderà l’anno al primo posto in classifica, sta iniziando pian piano a prendere forma.

Ottobre: che l’assalto alla vetta abbia inizio!

Il decimo segmento dell’anno si apre con il secondo, inatteso pareggio interno consecutivo in Campionato (Sorrento), mitigato però in fretta da due belle notizie: il ritorno all’attività sportiva di Antonio Figliola, che si testerà anche in due occasioni ufficiali giocando con la Juniores di Mimmo Caricola, e la convincente vittoria di misura a Molfetta decisa da un gol di Santoro dopo pochissimi secondi di gioco. L’ottimo ottobre neroverde proseguirà con i successi ai danni di San Giorgio, Nola, Fasano, Casarano e Team Altamura: vetta del girone H conquistata con Domenico Santoro da San Giovanni Rotondo bomber certificato on fire (sei realizzazioni no stop, tutte nei primi tempi, per lui).

Novembre: mese nefasto per antonomasia.

A parte la vittoria ai rigori di Casarano, nel secondo turno di Coppa, novembre porterà quasi esclusivamente dolori all’ambiente bitontino. Però, col famoso senno del poi, potrebbe essere nata proprio in quei nefasti giorni la definitiva fame dell’inferocito “branco di leoni” guidato da Claudio De Luca che ha successivamente riportato il vessillo neroverde lassù in cima… I due tonfi consecutivi in trasferta, a Gravina (molto rumoroso) e a Caserta, sommati all’asfittico pareggio casalingo a reti bianche contro il Bisceglie ed all’eliminazione in Coppa per mano del Gladiator di Santa Maria Capua Vetere fanno passare in secondo piano il 2-0 inflitto al Nardò di domenica 28 e aumentare a dismisura le critiche “esterne” nei confronti della squadra. Primato momentaneamente perso ed apparentemente lontano. Nel frattempo, arrivano il solido Germinio, a rimpinguare il reparto difensivo, Moscelli in qualità di Responsabilità dell’Area Tecnica, mentre si dimette a sorpresa il DS Rubini, pilastro storico del Progetto Rossiello.

Dicembre: l’orgoglio del Leoncello e il Grande Sogno vivo più che mai.

Ed eccoci arrivati alla chiusura d’anno. Sabato 4 dicembre, terza sconfitta in Campionato (terza in trasferta di fila) a Lavello, seguita dall’ennesimo pareggio in casa, dove il Bitonto è comunque ancora l’unica imbattuta del girone. Ad impattare sullo 0-0 al “Città degli Ulivi” è però, stavolta, la capolista Audace Cerignola che non spaventa, anzi, saranno i locali con Santoro ad avere l’occasione più nitida per sboccare il match. I successivi trionfi contro l’ostica Mariglianese, il battagliero Matino e il Francavilla in Sinni primo in classifica riaccendono l’entusiasmo di tutto ambiente: la leadership in Campionato è di nuovo realtà! Vero, il primo posto che ci si sta portando in eredità per il 2022 è in coabitazione con i lucani allenati da Nicola Ragno e il Cerignola dovrà recuperare due partite, ma miglior viatico per il nuovo anno i nostri indomiti leoncelli non avrebbero potuto regalarcelo.
Capitolo mercato di riparazione: sono ai saluti D’Ancora, Guadalupi, Montinaro, Genchi e Triarico; in compenso, arrivano Turitto (gran ritorno “sofferto” per lui), lo scafato Iadaresta e l’aitante centrocampista ghanese Addae. Grazie Presidente…

Ma non è solo la Prima Squadra a chiudere in bellezza il 2021, perché alle spalle dei senior sta crescendo una copiosa cucciolata di famelici Young Lions agli ordini di Mimmo Caricola, Gaetano Fanelli e di tutto l’oliato apparato Settore Giovanile (dall’addetto alla logistica ai “vice”, dai collaboratori tecnici ai dirigenti accompagnatori tutti), coordinato alla perfezione dal brillante Nicola Caldarola. Gli Juniores U19 hanno chiuso l’anno al primo posto del loro girone, con miglior attacco e miglior difesa all’attivo; gli Allievi U17 hanno stradominato la fase provinciale del Campionato di categoria e si apprestano a vivere una fase regionale da protagonisti.

Con tali premesse, che altro dirvi se non “Buon anno che verrà” e… Forza Ragazzi, Forza Famiglia Bitonto!