LARGO AI GIOVANI… NEROVERDI

PAROLA DI ALESSANDRO GUARNACCIA

Chi è il nuovo protagonista della rubrica settimanale dedicata al Settore Giovanile dell’US Bitonto Calcio, diventata ormai un must in tutto l’ambiente neroverde? Alessandro Guarnaccia, eccovi subito la risposta!

Lo sfortunato esterno classe 2003, di cui si parla un gran bene “in giro”, non ha iniziato nel migliore dei modi (causa brutto infortunio e conseguente intervento chirurgico) una stagione di suo già parecchio travagliata. Eppure, con encomiabile caparbietà, impegno, professionalità ed una buona dose di spensierato coraggio, ha ripreso il suo posto lì in campo, per ogni santo allenamento della Juniores agli ordini di mister Caricola. Volete sapere altro su Ale Guarnaccia? Continuate a leggere, allora. Please

Ciao Alessandro. Questa stagione sportiva senza pace, per il calcio giovanile e non solo, non è iniziata al meglio a livello personale… Puoi spiegare che tipo di infortunio hai subìto, i tempi di recupero impiegati e come stai adesso?

“Ciao! Avevo iniziato anche questa stagione con molta voglia di giocare e di migliorare, poi, durante un allenamento, in un contrasto di gioco con un mio compagno di squadra ho riportato una brutta frattura della mandibola per la quale ho dovuto subire un intervento chirurgico d’urgenza che mi ha tenuto fermo per circa due mesi. Nonostante la placca interna che ora mi ritrovo, non sto avendo alcun tipo di problema, ma devo ancora recuperare la piena forma fisica. Ce la sto mettendo tutta per farmi trovare pronto per il rientro!”.

Sperando sempre si riprenda, prima o poi, aggiungiamo noi…

Quali sono le tue caratteristiche tecniche e temperamentali in campo? Qual è stata la strada che ti ha portato al Bitonto?

“Sono un terzino sinistro che all’occorrenza può fare anche l’esterno alto perché prediligo la fase offensiva a quella difensiva; questo non significa che non sappia del tutto difendere, anzi, sono stato già provato in passato nel ruolo di difensore centrale. Chissà in futuro… Le mie migliori caratteristiche sono la progressione in velocità e la capacità di prevedere determinate situazioni, mentre so di poter migliorare ancora molto nella fase difensiva: ci sto lavorando! Dal punto di vista del temperamento, sono un ragazzo che ama giocare con correttezza, però, qualora venga meno lo stesso comportamento dall’altra parte, so adattarmi bene e in fretta… Dopo alcune proposte arrivate dall’Eccellenza, ho preferito optare per il Bitonto. Una società che già conoscevo, poiché ci ha giocato mio fratello (il 2001 Paolo, ora al Città di Mola, ndr) e ne ho sempre sentito parlare molto bene”.

Hai fin da piccolo un modello calcistico (o più di uno) a cui ti ispiri per il tuo ruolo? Magari gioca / ha giocato anche nella tua squadra del cuore…

“Pur essendo tifoso romanista dalla nascita, mi ispiro molto al giocatore del Milan Theo Hernandez, mentre in passato è stato ‘decisivo’ per me il brasiliano Marcelo, il quale ha avuto a sua insaputa la colpa o il merito, vedremo, di avermi fatto scegliere il ruolo di terzino sinistro”.

A proposito di terzini mica male che prediligono la fase offensiva…