LARGO AI GIOVANI… NEROVERDI

PAROLA DI GAETANO ROSA

Ultima uscita stagionale dedicata ad un membro dello Staff (un tecnico, nello specifico), per la rubrica d’approfondimento pensata esclusivamente per il Settore Giovanile dell’US Bitonto Calcio. Dopo Gaetano Malerba e i suoi Giovanissimi U15, è il turno di un altro Gaetano, Rosa, stretto collaboratore di mister Fanelli con gli Allievi U17 neroverdi. Una conoscenza, quella di Rosa&Fanelli, nata qualche anno fa lontano da Bitonto ma che nella Città del Sollievo, per volontà del Direttore Nicola Caldarola, è continuata con lo scopo di produrre sinergicamente il frutto più pregiato che qualsiasi società ambiziosa e lungimirante dovrebbe perseguire: un vivaio rigoglioso e autosufficiente. Tutto ciò, nonostante un’annata agonistica nata tra mille difficoltà, proseguita a singhiozzo e che non ha ancora visto calare il sipario “ufficiale” sulle sue attività… Buona lettura a tutti.

Ciao mister. In questa stagione tribolatissima tu sei stato il braccio destro di Gaetano Fanelli alla guida degli Allievi del Leoncello. Come nasce la vostra collaborazione nel Bitonto?

“Io e Gaetano ci conosciamo da un po’… Prima di approdare al Bitonto, ci siamo incontrati spesso da avversari, poi io sono succeduto a lui a Bisceglie, nelle Giovanili dell’Unione Calcio e quest’anno siamo partiti finalmente insieme per intraprendere questa nuova esperienza professionale. Ci lega soprattutto una stima ed un’amicizia che abbiamo consolidato nel corso degli anni, grazie anche a partite ed allenamenti vissuti da avversari, una ‘rivalità sportiva’ che ha contribuito a produrre tutto questo. La nostra sinergia nell’US Bitonto Calcio si basa sulla professionalità, sul rispetto dei ruoli e, cosa non da meno, sulla pura amicizia”.

Ricordiamo ai nostri lettori cosa siete riusciti a realizzare alla fine dello scorso anno, quando con pochissimo tempo a disposizione avete disputato tra mille difficoltà due partite del Campionato regionale di categoria. Al di là delle sconfitte maturate, un’esperienza sicuramente intensa sia a livello umano sia professionale.

“Abbiamo iniziato la stagione con un gruppo di ragazzi che non finiremo mai di ringraziare, sia per la disponibilità dimostrata sia per la voglia e per l’attaccamento alla città ed alla squadra del Bitonto Calcio. Questi ragazzi, nonostante le due sconfitte contro l’Aurora Bari e l’Olimpia nel derby locale, hanno dimostrato come ci comporta e si lotta da Gruppo, come va condiviso uno spogliatoio seguendo le regole e rincorrendo sempre i propri sogni. In seguito, abbiamo avuto diversi ed importanti innesti a livello tecnico, i quali, purtroppo non hanno avuto modo di esprimersi sul campo contro avversari di pari età, a causa dello stop ai Campionati regionali. Però l’abnegazione e la voglia di allenarsi l’hanno sempre avuta, i nostri encomiabili ragazzi. Noi allenatori, per quanto ci compete e riguarda, abbiamo anche cambiato il modo di approcciarci agli allenamenti, abbiamo fatto di necessità virtù, con allenamenti differenziati, rispettando i distanziamenti e siamo riusciti nonostante tutte le problematiche del momento, a farli divertire. Fin quando le restrizioni non ci hanno fermato definitivamente, i ragazzi sono stati sempre puntuali e presenti in blocco ad ogni allenamento. Complimenti a tutti loro, davvero!”.

Qual è la tua idea sulla possibile ripresa delle attività agonistiche per quanto riguarda gli Allievi U17? Secondo te, sono già ora maturi i tempi per poter riprendere allenamenti e Campionato? Magari con un nuovo format…

“Speriamo di ricominciare subito, appena ci saranno le condizioni. I ragazzi hanno bisogno, anche se per poco tempo fino alla fine della stagione, di avere un confronto con altre realtà. È più di un anno che non hanno la possibilità di esprimersi e mettere in risalto il loro valore. Questi due-tre mesi che ci restano, a prescindere dal format che la Federazione eventualmente realizzerà per disputare un mini-campionato, servirebbero anche a noi allenatori per programmare al meglio la prossima stagione, correggere le lacune tecniche che inevitabilmente questa forzata sospensione delle attività ha prodotto, facendo involvere o non facendo sviluppare del tutto la crescita calcistica di questi ragazzi, ad ogni livello”.