LARGO AI GIOVANI… NEROVERDI

PAROLA DI DOMENICO RACANIELLO

Si torna a bordocampo questa settimana… Infatti, il nuovo protagonista della nostra rubrica dedicata esclusivamente al Settore Giovanile neroverde è Domenico Racaniello, numeri alla mano, il dirigente-collaboratore tecnico con più anni di militanza attiva nelle fila di questo Bitonto Calcio che ha ereditato l’asset della precedente Omnia Bitonto. È quindi evidente come Domenico, seppur ancora molto giovane, sia già una costante, una certezza, un punto fermo per Francesco Rossiello ed il suo organigramma societario. In pratica, andremo ad “interrogare” un Uomo per tutte le Stagioni sul quale il calcio giovanile nostrano può sempre contare, anzi, sul quale sta già puntando da un bel po’ di tempo. Evidentemente, perché ci sa fare, con la sua indubbia passione, con le competenze acquisite e con tanto tanto spirito di sacrificio. Bravo “Raca”, continua così!

Buona lettura…

Parlaci subito della tua (già lunga) carriera da dirigente/collaboratore tecnico e dei ruoli ricoperti in questi anni di calcio giovanile a Bitonto.

“Sono legato a questa matricola sportiva dal 2009 e, a distanza di 12 anni, rifarei esattamente tutto quello che ho fatto… Inizialmente, la mia avventura sul campo nasce come calciatore ai tempi dell’Omnia Bitonto, precisamente dalla Juniores, della quale sono stato anche capitano, per poi passare in prima squadra. Successivamente, mi è stata affidata la guida tecnica dei Giovanissimi e degli Allievi, seguendo anche la Juniores allenata dal duo Mancazzo-Vitale, con i quali ho condiviso tante esperienze, infatti posso dire che loro due sono stati come i miei primi ‘tutor’ di campo’. Oggi, nel Bitonto Calcio, ricopro la carica di Team Manager di tutto il Settore Giovanile; compito non semplice da svolgere al meglio, visto il periodo storico che stiamo vivendo, ma grazie alla collaborazione con Nicola Caldarola, Giuseppe Pice, Giuseppe Urbano ed Angelo Dinardo, stiamo cercando di mantenere alto l’entusiasmo dei ragazzi nel pieno rispetto delle normative vigenti”.

Hai avuto il piacere sia di collaborare con tanti tecnici di assoluto valore umano e professionale sia di “scoprire” talenti in campo che si stanno o si sono già affermati tra i grandi. Puoi farci qualche nome e, magari, raccontare qualche aneddoto relativo alle molte trasferte fuori regione vissute con i ragazzi?

“In tutti questi anni ho visto avvicendarsi diverse persone che mi hanno formato e dai quali ho sempre cercato di ‘rubare’ esperienza, concetti e metodi, dentro e fuori dal rettangolo verde. Ricordo con piacere i nomi degli allenatori Costantino, De Candia, Pizzulli, Taurino, Iurino e Gigi Anaclerio, con i quali abbiamo condiviso la lunga cavalcata vincente dalla Prima Categoria alla Serie D. Per quanto riguarda le Giovanili, invece, ho avuto modo di collaborare, oltre alla sopraccitata coppia Mancazzo-Vitale, con mister Carella (con cui ho instaurato un rapporto praticamente paterno, che persiste nel tempo), mister Loconsole, mister Fumai e l’amico Raffaele De Leo, con i loro rispettivi Staff. Oggi, ho l’onore di lavorare con mister Caricola e il suo bellissimo entourage, che di certo non ha bisogno di presentazioni, e la cosa mi gratifica tanto sia professionalmente che umanamente. Partecipare a Campionati di livello nazionale ti dà la possibilità di viaggiare in lungo e in largo per lo Stivale, come ad esempio le trasferte in terra calabrese di due stagioni fa o quelle molisane ed abruzzesi della scorsa, con centri sportivi situati in posti da panorami mozzafiato che amavo anche fotografare. Così come è divertente ed impegnativo allo stesso tempo condividere con i ragazzi viaggi, pasti, pernottamenti, eccetera. Lavorare con i giovani è estremamente edificante, vedere giocare in Prima Squadra gente come Piarulli, Mariani, Evangelista, Rapio, Zaza e Ippolito ci rende orgogliosi dell’impegno profuso quotidianamente per questa famiglia allargata e ci spinge a fare sempre meglio!”.

Nelle ultime dodici stagioni sportive hai potuto vivere in prima persona l’evoluzione, gli autentici passi da gigante compiuti da un intero assetto societario, tanto da poter tranquillamente parlare di una realtà ormai pronta per il salto nel professionismo. Focalizzandoti sul Settore Giovanile, puoi spiegare dal tuo punto di vista in cosa e come si evoluto il Bitonto Calcio?

“Sin dai tempi dell’Omnia Bitonto, c’è sempre stata una comunione di intenti, due obiettivi in particolare sempre ben fissi in mente: divertirsi e migliorare. Beh, posso dire che si siamo divertiti tanto e con il tempo anche i miglioramenti sono stati tangibili, concreti e sotto gli occhi di tutti, raggiungendo un livello di competenza, esperienza e professionalità di categoria senz’altro superiore, quindi da professionismo… Con un Presidente così ambizioso e carico di passione, uno Staff che rema nella stessa direzione e il sostegno dell’intera comunità bitontina non sarà difficile raggiungere i nostri obiettivi. Il Settore Giovanile neroverde, in particolare, quest’anno ha dalla sua parte una serie di fattori che sta permettendo di migliorare notevolmente la qualità del lavoro di tutte le sue componenti: in primis, uno Staff interamente dedicato alla ‘cantera’, con un Responsabile unico, un Team Manager, un Segretario, un Addetto Stampa e davvero tanti collabori tecnici. Un altro aspetto fondamentale e di grande vantaggio è rappresentato dalla struttura, perché vedere finalmente agibile ad alti livelli il ‘Nicola Rossiello’ è una fantastica boccata d’ossigeno per chi come noi era costretto a migrare verso altri comuni limitrofi, per assicurare ai ragazzi un sintetico su cui allenarsi, ed ha letteralmente ‘masticato la polvere’ per anni… Infine, la Comunicazione: una rubrica in esclusiva, delle info ‘social’, insomma degli spazi fissi dedicati solo alle Giovanili. Tutte cose che concedono la giusta vetrina al duro lavoro svolto da Staff e atleti, mettendone in risalto ogni particolare e dando la possibilità di ascoltare voci e pensieri di tutti i tesserati. Quest’anno il nostro lavoro è messo a dura prova dal Covid, essendo senza gare ufficiali ormai da quattro mesi, ma stiamo comunque procedendo con regolari sedute d’allenamento nel pieno rispetto dei protocolli vigenti, garantendo anche cicli di tamponi a tutti i nostri ragazzi impegnati sul campo. Qui ci sono tutti gli ingredienti per poter ambire ad un Settore Giovanile di livello sempre più alto, sono fermamente convinto che alla ripresa delle competizioni avremo modo di dimostrare anche sul campo tutto il lavoro svolto, raccogliendo i frutti dei sacrifici dei nostri ragazzi e dello Staff al completo. Non ci resta che essere ottimisti e augurarci un futuro sempre più radioso”.